Mappa Venezia - Gioielli vetro di Murano

Storia del vetro di Murano – Seconda Parte

Riprendiamo la storia del vetro di Murano con questa seconda parte, se ti sei perso la prima leggila ora prima di continuare.

La tradizione della complessa lavorazione del vetro si tramanda gelosamente di padre in figlio senza svelare ad altri i segreti e le ricette che nessuno ha mai eguagliato e che rendono il vetro di Murano sinonimo di prestigio nel mondo. I maestri vetrai muranesi in oltre mille anni di attività hanno saputo portare ai massimi livelli le doti del vetro esaltandone sapientemente la qualità, la stabilità, la brillantezza dei colori, la purezza e la trasparenza. La produzione vetraria muranese si distingue da sempre per l’elevato livello qualitativo delle innumerevoli opere realizzate in più di un millennio di fervente attività.

Stimate e ricercate da ogni parte del mondo, le opere in vetro di Murano comprendono bicchieri, vasi, bottiglie, coppe, tazze, lampade e gioielli.

A cavallo tra il duecento e il trecento, le importanti casate nobiliari europee commissionano alle vetrerie veneziane oggetti domestici in vetro come bicchieri ed ampolle. L’esercizio di questa arte in questo periodo è concentrato a Murano lungo il Rio dei Vetrai, dove ancora oggi si trovano le fornaci più antiche.

Dal 1450, grazie anche al contributo di Angelo Barovier, vetraio di una delle famiglie più antiche di Murano, a Venezia avviene una vera e propria rivoluzione tecnologica che permette alla città di intraprendere uno sviluppo eccezionale nel corso dei due secoli successivi.

Coppa Barovier

Si può datare intorno al 1450 la “coppa nuziale Barovier” nel bel vetro blu a smalti e decorazioni aurate, ora al museo di Murano, l’oggetto più famoso tra i capolavori vetrari del Rinascimento.


Il vetro creato da Barovier si contraddistingue per l’elevata purezza, per le somiglianze al cristallo di roccia, talmente incolore e terso da essere denominato “cristallo”. Altre invenzioni attribuibili a Barovier sono il “lattimo”, un vetro bianco opaco simile alle porcellane cinesi ed il “calcedonio”, una pasta vitrea molto simile ad una varietà del calcedonio naturale. E’ però nel XVI secolo che la storia del vetro di Murano conosce il suo massimo splendore.

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